Alla fine degli anni '50, Volpi si trasferisce definitivamente a Milano. Qui incontra il terreno di germinazione per la passione politica che lo accompagnerà nella crescita culturale e artistica. La sua pittura svilupperà questo orientamento solo negli inchiostri dal 1963 al 1970 con le “Maternità atomiche” dalla deformazione espressionista ispirata alle tematiche sociali.